Il giorno 20 marzo 2023 alle ore 16,30, presso la Sala Cristoforo Colombo della Regione Liguria, si è tenuto il Convegno “20 Ritorno al futuro 23 Le nuove armi contro i tumori”, organizzato dalla nostra Sezione.
L’ evento affronta il tema della lotta contro diversi tipi di tumori. Gli argomenti sono trattati da medici specialisti sotto l’ aspetto delle cure innovative comprese quelle palliative, della prevenzione, della diagnosi precoce, nonché del rispetto del benessere personale a cui è rivolta la chirurgia conservativa.
Gli interventi dei relatori
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Da sinistra Stefano Spinaci, Francesca Scordamaglia, Flavio Fusco, Rossana Sarli, Roberto Murialdo e Simona Firpo
Il dott. Roberto Murialdo oncologo IRCCS Policlinico San Martino ha affermato: “Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi avanti in onco-ematologia dal punto di vista dei trattamenti. Tale miglioramento è stato determinato dall’introduzione di farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali checkpoint inibitori del sistema immunitario che hanno drasticamente migliorato la prognosi di patologie gravi come melanoma e cancro del polmone. Il miglioramento delle tecniche di biologia molecolare ha permesso di codificare il profilo genico di molti tumori favorendo la corsa verso la cura personalizzata (patient-tailored therapy). Il nuovo concetto di Terapie Agnostiche ci sta proiettando sempre di piu’ nel futuro di una Oncologia di precisione anche se il percorso sarà ancora lungo e tortuoso”.
La Dott.ssa Rossana Sarli, ginecologo e consigliera di FIDAPA Genova ha trattato un tema di cui molto si parla ultimamente: “Il microbiota (batteri virus miceti e altri microorganismi che popolano il nostro corpo) è a tutti gli effetti un organo del nostro corpo che interagisce con le nostre cellule, gli alimenti, i farmaci, le molecole che produciamo e che, come un laboratorio, smonta le molecole e produce quelle che noi non possiamo fare. Alcune sono utili altre sono tossiche. Molti batteri intestinali sono utili per questo meccanismo altri , i patogeni, creano una reazione infiammatoria che permette il passaggio di questi in altri organi in cui si sono formati tumori. Alcuni batteri interferiscono con farmaci antitumorali diminuendo la loro efficacia. Tutti questi batteri e il materiale genetico con cui interferiscono nella formazione e condizionamento dei tumori si chiama Oncobioma. È quindi inevitabile ormai conoscere questo aspetto per migliorare prevenzione e cura dei tumori”.
Il Dr Flavio Fusco direttore cure palliative ASL3 ha affermato “Nel corso degli ultimi anni l’avvento di nuove terapie a bersaglio molecolare, l’introduzione della medicina “di precisione” ha sicuramente cambiato la storia e l’evoluzione della malattia oncologica producendo significativi miglioramenti in termini di aumento della sopravvivenza e speranza di guarigione. Parallelamente, l’introduzione delle cure palliative sin dalle fasi precoci di malattia come un complesso di terapie di supporto o “simultanee” all’approccio oncologico può significativamente migliorare la qualità di vita e dell’assistenza al paziente e ai suoi familiari, come ormai dimostrato da una solida letteratura scientifica e da numerose esperienze locali, nazionali ed internazionali Cure palliative e trattamenti oncologici personalizzati possono quindi lavorare insieme in maniera coordinata lungo l’intero percorso di cura del paziente, per offrire le migliori opportunità terapeutiche e senza trascurare bisogni e priorità assistenziali, in termini di cura e controllo del dolore e dei sintomi disturbanti, di supporto psicologico, di sostegno in fasi emergenziali, di accompagnamento nella pianificazione anticipata e condivisa delle cure”
Il Dott. Stefano Spinaci specializzato in Senologia Chirurgica Ospedale Villa Scassi ha parlato di un tema particolarmente delicato: “Il carcinoma mammario rappresenta la lesione neoplastica di più comune riscontro nel sesso femminile (1 donna su 8 c.ca). Il trattamento di tale patologia ha goduto, dalla fine degli anni 90 ad oggi, di un progresso terapeutico molto significativo, in termini di riduzione dell’aggressività chirurgica e farmacologica. La chirurgia conservativa della mammella come il trattamento linfonodale ne sono l’esempio di riferimento. Diagnosi precoce, trattamenti mini-invasivi, percorsi comunitari e medici finalizzati alla conservazione dell’integrità corporea e psicologica, rappresentano strumento di fondamentale importanza nella corretta applicazione delle cure necessarie”
La Dott.ssa Francesca Scordamaglia specialista in Pneumologia all’Ospedale Villa Scassi ha sottolinea: “Il tumore del polmone è ad oggi, a livello mondiale, la prima causa di morte tra tutte le neoplasie. Oltre ai cambiamenti dell’abitudine tabagica nella popolazione e all’esposizione agli inquinanti ambientali, spesso si giunge alla diagnosi quando il tumore polmonare è già in fase localmente avanzata o metastatica. Sia i cambiamenti epidemiologici che le recenti innovazioni terapeutiche rendono ancor più importante porre una diagnosi il più precocemente possibile e il più precisa possibile. Prevenzione, screening e terapie mirate diventano quindi elementi fondamentali nel trattamento del tumore del polmone”
Durante il Convegno si è collegata tramite ZOOM la Presidente del Distretto NO Rachele Capristo.
Inoltre è stata ricordata e onorata con un minuto di silenzio Sofia Sacchitelli, una studentessa genovese di medicina, da poco mancata a 23 anni per un angiosarcoma un tumore molto raro e aggressivo.
Sofia aveva creato un’Associazione Sofia nel cuore per raccogliere fondi per la ricerca.
Stefano Balleari, Presidente Gruppo Regionale FDI e membro Commissione Sanità, ha affermato “Un convegno che mi sta particolarmente a cuore” e citando Marinella Accinelli, “FIDAPA Genova trasforma i sussurri in parole ed io sono sempre pronto a porger loro il microfono perché queste parole giungano al maggior pubblico possibile e mi congratulo per la pregevole iniziativa “
Il pubblico in sala