L’ evento è stato organizzato da FIDAPA Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, Distretto Nord Ovest Sezione Savona in collaborazione con la nostra.
La Presidente della Sezione  Savona, Maria Berlanzoli, ha introdotto l’argomento ricordando che di “Donne e diritto alla Libertà” si era parlato a Genova il 22 Novembre 2019 con una particolare cura ed attenzione per le vicende delle donne curde anche in considerazione che, poche settimane prima, era stato perpetrato l’efferato omicidio di Hevrin Khalaf che aveva spinto le Socie della Sezione Genova ad organizzare un evento per commemorarla e cogliere l’occasione per un momento di divulgazione culturale.
La Sindaca di Savona Ilaria Caprioglio ha avuto parole ferme e dirette, specialmente quando ha tristemente comunicato che durante gli ultimi incontri a Davos in occasione del “World Economic Forum”, il dato più sconcertante è risultato essere che, per colmare il divario economico di genere -per il quale fino all’anno scorso erano stati ipotizzati come necessari 202 anni- con questi ritmi si dovrà attendere il 2277!
Le Socie della Sezione di Savona Grazia Mura (in qualità di Past Presidente del Distretto Nord Ovest) e Raffaella Femia (in qualità di Policy Advisor on Lobbying and Advocacy per la BPW Europe) hanno porto i loro saluti dando poi spazio agli ospiti.
A moderare i relatori è stata chiamata la Presidente di Genova Elena Bormida che ha introdotto per primo Mimmo Lombezzi, giornalista che sin dagli anni ’80 ha collaborato con i tg di Mediaset e ha realizzato moltissimi reportages di guerra in posti tristemente noti per queste vicende come Eritrea, Libano, Israele e, non ultimi né meno importanti, i Balcani. Ed è proprio sulle vicende di Bosnia -e dello stupro come odiosa arma di guerra- che si è concentrato l’intervento di Lombezzi il quale ha voluto dare inizio al proprio intervento con uno spezzone tratto da una puntata di “Terre di Confine” da lui stesso realizzata.
E’ stato poi il momento di Linda Dorigo, fotografa, giornalista e documentarista che ha condiviso con il pubblico la propria esperienza di vita vissuta nella realtà mediorientale per più di dieci anni, periodo nel quale ha potuto concentrare ricerche su fede, religioni, minoranze e territori, intesi come elementi identitari di appartenenza. Ha altresì sviluppato un progetto a lungo termine sull’identità curda ed il Grande Kurdistan viaggiando nei territori di Iran, Iraq, Siria e Turchia ed applicando la propria filosofia di slow journalism.
L’ultimo intervento è stato quello del giornalista Luca Mattiucci, considerato tra i maggiori esperti italiani di informazione sociale. Un giornalista che ha collaborato con il Corriere della Sera dove è stato ideatore e responsabile della sezione sociale dedicata a volontariato, cooperazione, sostenibilità e Terzo Settore.

Momenti del Convegno

Da sx Raffaella Femia, Grazia Mura, Ilaria Caprioglio, Maria Berlanzoli

 

I tre relatori da sx  Mimmo Lombezzi, Luca Mattiucci, Linda Dorigo