Il 1° febbraio è dal 2013 la giornata dedicata al velo islamico.
L’iniziativa del World Hijab Day fu di Nazma Khan, una giovane statunitense originaria del Bangladesh: con l’ invito rivolto a tutte le donne, musulmane e non, a indossare per un giorno il velo islamico per combattere ogni forma di discriminazione ma anche per ribadire come quella di indossare lo ḥijāb debba essere una libera scelta e non un obbligo imposto dal controllo sociale sulle donne.
Nel convegno del 01/02/2019 sono stati affrontati i temi storici del velo che compare già in epoca precristiana, del suo significato nelle religioni monoteiste (cattolica, giudaica e musulmana), dei colori dei vari veli e del significato dato all’indossare un velo di un determinato colore, della sua progressiva sostituzione con altri copricapi nel corso dei secoli. Si è trattato anche e soprattutto del velo islamico oggi chiamato ḥijāb ma che nel Corano compare con i nomi di khimār e jilbāb, del suo uso nei vari Paesi fino al burqa (che copre integralmente il viso e il corpo) e al niqab (lascia visibili solo gli occhi) e sono stati approfonditi i temi della legge italiana e comunitaria sull’uso del velo nei luoghi di lavoro.
Fra i relatori la nostra socia Avv. Gabriella de Filippis, che ha svolto anche le funzioni di moderatrice insieme con l’ Avv. Alessandra Volpe