Un clima sereno e di tangibile amicizia ha permeato il “Passaggio delle consegne” di Fidapa BPW Italy – Sezione Torino, al Circolo Unione industriali, con la partecipazione delle due Past Presidenti nazionali, Luisa Pavesio Mosso ed Anna Lamarca. La Presidente del biennio precedente, Emilia Bergoglio, che ha guidato la Sezione con impegno, professionalità e rara sensibilità, ha ricordato brevemente l’attività svolta, ringraziando tutto il direttivo uscente ed augurando alla neo eletta Presidente Stefania Chinellato un biennio sereno e produttivo.
“Molto commossa” si è dichiarata la neopresidente, che ha preso la parola ringraziando tutte le socie ed amiche che hanno voluto affidarle questo prestigioso incarico. “Vi prometto che dedicherò tutto l’impegno, la dedizione e la passione che ho messo nello svolgere i ruoli precedenti”, ha così esordito. In Fidapa dal 2014, dove ha svolto da subito incarichi nel Consiglio e nel Comitato di Presidenza, Stefania Chinellato ha proseguito dichiarando che nel programmare l’attività per il futuro biennio il primo pensiero è andato a tutte le Socie, alle quali chiede, ognuna per le proprie specifiche competenze, collaborazione “perché solo con il lavoro di tutte le Socie la Sezione vive e di fatto opera”, ha sottolineato. Due i filoni che intende seguire, anche in considerazione del Tema Nazionale ed Internazionale: la parità di genere e il contrasto alla violenza declinata in tutte le sue sfaccettature. Per l’uguaglianza di genere, ha ricordato che in Italia le donne guadagnano fino al 7,7% meno degli uomini, la differenza può arrivare fino ad un quinto in meno dello stipendio a parità di mansioni e di ore lavorate. “Sono convinta -ha proseguito – che possa essere un passo avanti la proposta di legge sulla parità salariale che introduce una sorta di “bollino rosa” per le aziende virtuose sulle pari opportunità, mentre sarebbero previste più severe sanzioni per le imprese che non rispettano gli obblighi di monitoraggio e comunicazione”. “Credo fortemente – ha ribadito – che bisogna innescare una rivoluzione culturale cercando di estirpare i pregiudizi che ancora ci sono nel nostro Paese, e per far questo dobbiamo iniziare dai giovani, recandoci quindi nelle scuole e nelle Università ed organizzare interventi e convegni con figure preparate”. “La violenza – ha continuato – si estirpa solo educando all’affettività. La scuola è importantissima nel cogliere i campanelli d’allarme così come è fondamentale nella famiglia, padre incluso, commentare l’ennesimo femminicidio, per questo la mia idea è quella di avviare un progetto, d’intesa con alcune scuole, per educare i ragazzi su questo argomento”. Ha infine espresso la sua volontà “di dare spazio all’Arte con l’organizzazione di visite guidate a mostre o a luoghi specifici, vista la presenza fra le socie di queste professionalità e di organizzare il gemellaggio con la Sezione di Venezia, tenuto conto che il gemellaggio è un momento di incontro con donne che credono negli stessi valori e rappresenta la possibilità di arricchimento per tutte”.