Dall’articolo della socia Veronica Senatore pubblicato su Riviera24.it
Sanremo. Più di duecento donne questa mattina si sono messe in marcia lungo la pista ciclabile per dire basta alla violenza di genere. Con indosso sciarpe, cappelli o sneakers simbolicamente di colore rosso, hanno attraversato corso Salvo D’Acquisto, dal bar Sud-Est, e sono arrivate fino alla piazza sul mare di Pian di Nave.
Donne di tutte l’età, etnia ed estrazione sociale. Studentesse, libere professioniste, impiegate, mamme con le carrozzine unite per promuovere la cultura della parità sensibilizzando la comunità su quella ferita umana e sociale rappresentata dai femminicidi, le molestie e le aggressioni di genere, che sul nostro territorio, soltanto lo scorso anno, ha portato più di 80 vittime a chiedere aiuto al Centro antiviolenza ISV.
Donne per le donne. Ma anche uomini, tanti uomini che si sono ritrovati insieme per un’iniziativa che cade significativamente nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e che è stata organizzata da Fidapa Sanremo riunendo altre associazioni femminili (e non) locali: Donne Medico, Soroptimst, Zonta, Noi4You, Penelope, Lions Sanremo Matutia, Daphné, Rotary Sanremo, The Club, Pigna Mon Amour, Gocce di Natura, Panathlon Club, Centro di aiuto alla vita e Around Events. Non è mancata la collaborazione del Centro ISV e del Comune di Sanremo, per l’occasione rappresentato dal sindaco Alberto Biancheri, il vice-sindaco e assessore alle Politiche sociali Costanza Pireri e l’assessore alla cultura Eugenio Nocita.
«Oggi è il 25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ma anche ieri e l’altro ieri è stata la giornata contro la violenza sulle donne e anche domani e dopodomani saranno la giornata contro la violenza sulle donne: tutti i giorni dovranno essere la Giornata contro la violenza sulle donne – ha sottolineato Monica Iacobelli, presidente della sezione sanremese della Federazione italiana donne arti professioni affari –. È bellissimo essere qui a camminare tutti insieme, un atto così spontaneo come lo è il parlare. Un’occasione per conoscersi meglio e porre le basi per costruire progetti comuni. Questo è un momento importante perché permette di incontrarsi tutti mostrando uniti che la giornata di oggi non è solo una ricorrenza ma un vero impegno affinché la società comprenda che il problema della violenza sulle donne non riguarda solo il sesso femminile ma anche quello maschile. E mi fa piacere che abbiano partecipato tanti uomini e soprattutto tanti bambini: la battaglia contro la violenza sulle donne deve cominciare fin da quando si è piccoli. Non dimentichiamoci che l’educazione inizia dall’infanzia e solo se i bambini cresceranno nel rispetto reciproco, un domani potranno esserci adulti che sapranno rispettarsi».