Affrontare la violenza che le donne subiscono ogni giorno in tutte le sue odiose forme richiede un ribaltamento di prospettiva: imparare a riconoscere i comportamenti che sfoceranno in maltrattamenti e aggressioni e soprattutto dotarsi degli strumenti per difendersene.
Il cambiamento culturale della società di fronte alla violenza nei confronti delle donne è inesorabile ma lento; le donne stesse possono iniziare a costruire argini di difesa per proteggersi in attesa del giorno in cui protezione e rispetto nei loro confronti saranno un paradigma per la società intera e gli uomini in particolare.
Di questo si è parlato nel convegno dal titolo “INdifesa. Impariamo a difenderci dalle mille facce della violenza” che Fidapa BPW Italy – sezione di Monza e Brianza ha organizzato il 16 novembre, presso il Teatro Binario 7 di Monza, Sala Chaplin, nell’ambito della mobilitazione contro la violenza sulle donne.
Dopo i saluti istituzionali degli Assessori Merlini e Sassoli e il contributo video della produttrice Maite Bulgari, la psicologa e psicoterapeuta Viviana Garbagnoli, la Consigliera di parità Carolina Pellegrini e il critico cinematografico Simone Soranna hanno tracciato il quadro di riferimento rispetto alle diverse manifestazioni della violenza, rappresentate anche all’interno del film “L’amore rubato” tratto dal libro di Dacia Maraini. Il film intreccia le storie di 5 donne diverse tra loro, per età ed estrazione sociale, ma accomunate dall’esperienza di un amore violento, morboso, che fa male; storie ispirate a reali fatti di cronaca, che affondano nel quotidiano e che si intrecciano per dare vita a un unico grande affresco.
La serata è stata anche l’occasione per presentare il progetto INdifesa, che promuove fino a 15 Stage di difesa personale per ragazze di età compresa tra i 18 e i 23 anni, simbolo di una categoria femminile tra le più vulnerabili e soggette alla violenza.
“Fidapa BPW Italy lavora per l’empowerment delle donne” ha affermato Raffaella Corti, Presidente della sezione Monza e Brianza, “noi vogliamo dare alle giovani uno strumento concreto ma efficace per proteggersi e non farsi sopraffare dalla violenza”.